mercoledì 9 luglio 2014

Instabilità emotiva trattata con EMDR: testimonianza di una paziente


Cara Dott.ssa, 

Le scrivo per dirLe che continua ad accadermi di tutto sia danni, sia perdite economiche, sia rapporti interpersonali da gestire (ad esempio ieri ho discusso con mia mamma per questione economica, mi ha denigrata, insultata, detto cose di ogni genere, rinfacciato, fatto una scenata in negozio ma io ho gestito le emozioni guardandole come uno spettatore, ovvio a parte un primo momento di sconforto e di pianto e non ho risposto alle sue provocazioni, mi sono messa al suo posto, e incredibilmente mi ha addirittura fatto tenerezza passate alcune ore, questa mattina le ho mandato un messaggio normalmente e tutto risolto, io non provo rancore, rabbia e nessuna emozione negativa nei suoi confronti ed è svanita tutta la discussione nel NULLA), appena accade l'evento vengo all'istante investita da emozioni tragiche e stati d'animo come l'intolleranza, la delusione, la rabbia, la sfiducia...Anche se poi...
poi come mi ha insegnato Lei analizzo l'evento dalla GIUSTA prospettiva, guardandolo con distacco EMOTIVO, usando il mio cervello e neanche in mezzora -a parte il primo momento di sopraffazione-, IO CON IL MIO CERVELLO GESTISCO GLI EVENTI, GLI EVENTI NON GESTISCONO ME.

E grazie a Lei é tutto completamente diverso. 

Che organo meraviglioso é il cervello se non lo si limita con paure, credenze, pregiudizi e pensieri negativi, é davvero illimitato e meraviglioso.
Il cervello ora gestisce gli eventi non più il contrario 
Benissimo, finalmente la stabilità con me al comando

Finalmente DIRIGO IO LA MIA VITA, con la corretta visione del tutto, con l'immaginazione e le visualizzazioni positive, con i pensieri positivi, e vedendo sempre il positivo anche nell'evento negativo.
Mi accresce interiormente e dopo sono più FORTE di prima.
Magnifico...Sono senza parole per descrivere l'emozione che provo in questo momento, un benessere interiore mai provato prima...

Grazie di cuore, Lei ha proprio ragione, il cervello non ha limiti, se lo si lascia libero, anzi lavora perfettamente e illimitatamente e anche il CUORE.

Grazie, è già cambiato tutto. Grazie a Lei.
Ognuno è artefice del proprio destino, come un libro bianco da scrivere.
Basta soltanto imparare per poterlo scrivere come vogliamo e desideriamo.

Le auguro un Buon pomeriggio e Buon lavoro.
Un abbraccio!
A prestissimo




lunedì 2 giugno 2014

CURRICULUM dottoressa ELVIRA LA ROSA


Laurea e abilitazione Medicina e Chirurgia Università Studi di Genova 1979 ( OMGe)
Specializzazione  Ginecologia Ostetricia lode (Tesi Psicosomatica Ginecologica interamente  pubblicata)
Medico Interno Università Studi Genova Facoltá Ginecologia Ostetricia con attività di ricerca e docenza 4/1980-1984 (prot num 23827P1)
Abilitazione attività Medicina d'Urgenza-Emergenza-ProntoSoccorso nel 1998
Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva (SITCC) (riconosciuta Ordine dei Medici di Ge)
Master Biennale Psicopatologia dell'Età Evolutiva (2002)
Specializzazione in Sessuologia Cognitiva (Consulente, Esperto e Sessuologo Clinico (Albo FISS)
Master 1* e 2* livello in EMDR (terapia grandi traumi psicologici e periodi di vita
    traumatica)
Redazione di oltre 120 articoli pubblicati su riviste e siti di interesse
    scientifico (tra questi anche articoli di interesse internazionale pubblicati con
     CNR: Consiglio Nazionale delle Ricerche)
Ha tenuto moltissime relazioni in congressi Nazionali ed Europei sulle malattie
    Psicosomatiche
Idonea per Italian Resuscitation Council: Pre- Hospital Trauma Care-PTC (2009
Corso di BLS 1997-98
Corso di BLTS 1998
Membro della Società francese di Mesoterapia per la terapia del dolore
Ha partecipato a "Prospettive terapeutiche del Dipartimento di Salute Mentale"
    della ASL 3 Genovese
Ha partecipato al corso annuale di "Nuove forme ed itinerari del Sintomo (1997-98)
Corso ALS 1999-2000 (Advanced Life Support)
Ha seguito il corso di Formazione e Riabilitazione in Terapia Psichiatrica su
    "Le Sindromi Dissociative (2000)"
Ha seguito il corso di Formazione e Riabilitazione in Terapia Psichiatrica su
     "Il trattamento dei Disturbi di Personalità secondo la Psicoterapia Cognitiva
      (2000)"
Ha seguito il corso di Formazione e Riabilitazione in Terapia Psichiatrica su
     "Il problema clinico diagnostico dei Disturbi di Personalità (2000)"
Ha seguito il corso di Formazione e Riabilitazione in Terapia Psichiatrica su
     "Metacognizione e relazione terapeutica nel trattamento dei disturbi di
     Personalità (2000)"
Ha seguito il corso di Formazione e Riabilitazione in Terapia Psichiatrica  
     "La Disorganizzazione dell'Attaccamento e il nucleo del disturbo Borderline di  
     Personalità (2000)"
Psicogeriatria: Primo Convegno Nazionale di Psicogeriatria Cognitiva (2001)
Ha seguito il corso di Formazione e Riabilitazione in Terapia Psichiatrica su
     "La crisi: la Vecchiaia (2002)"
Ha seguito il corso di Formazione e Riabilitazione in Terapia Psichiatrica su
      :La crisi dello sviluppo: Adolescenza, (2002)"
Ha seguito il corso di Formazione e Riabilitazione in Terapia Psichiatrica: (2002) su
    "La crisi dei significati, delle trame narrative e del senso della sofferenza"
Ha seguito il corso di Formazione e Riabilitazione in Terapia Psichiatrica su:
    "La crisi psicotica delirante (2002)"
Ha seguito il corso di Formazione e Riabilitazione in Terapia Psichiatrica su:
     "La crisi della relazione terapeutica (2002)"
Ha seguito il corso di Formazione e Riabilitazione in Terapia Psichiatrica su
     "La crisi del sistema curante (2002)"
Svolge Corsi di formazione annuali per Insegnanti scuole elementari medie e
    superiori dal 2002 a tutt'oggi
Tiene "Corsi di formazione prematrimoniale dal 2002"
Docente in  "Seminari tematici in psicoterapia" dal 2002
Segue "Psicoterapie di gruppo" a tema
Giá socio Medicina Estetica Antiaging (Amia: Associazione Italiana Medici
     Antiaging) e ha pubblicato articoli sulla rivista  EsteticaMente
Ha conseguito un Master sulle intolleranze alimentari (2007)
Ha seguito il corso su "La sicurezza dei pazienti e la gestione del rischio clinico (2008)"
Ha seguito il corso su La protezione dei dati relativi alla salute (Privacy D. legislativo  196 barra 03; 2008)
Ha seguito il corso di Formazione in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro (2008)
É Presidente di ANSCO  (AssociazioneNazionaleScienzeCOgnitive 2009)
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EMDR LE ORIGINI (da Shapiro e Fernandez)

EMDR dalle origini al meccanismo di azione: come agisce a livello neurofisiologico
da Shapiro e Fernandez

L'EMDR ha la capacità di facilitare profondi cambiamenti terapeutici -molto più rapidamente di quanto tradizionalmente si riteneva necessario- indipendentemente dal numero di anni trascorsi dall'evento traumatico.
Nell'EMDR, l'enfasi  clinica è posta sulla facilitazione degli effetti terapeutici, attraverso il collegamento adattivo di reti neurofisiologiche associative nel sistema di elaborazione dell'informazione.
La grande vicinanza fisica di queste reti porta logicamente a ritenere che i risultati della terapia non devono essere rigidamente legati al tempo. Per esempio sono stati riferiti da alcuni responsabili di programmi dei centri medici del dipartimento affari reduci americano casi di rielaborazione in  unica seduta con reduci del Vietnam, nei quali si notava una completa desensibilizzazione e ristrutturazione cognitiva di ricordi traumatici che fino a quel momento, non avevano risposto alle altre terapie (Daniels et al., 1992).
Fu l'osservazione dei movimenti oculari generati spontaneamente ad aver convinto Shapiro di aver trovato un meccanismo fisiologico insito in ognuno di noi ed in grado di influenzare i nostri processi cognitivi. Questa valutazione iniziale è stata particolarmente importante in quanto è diventata il sostegno della successiva struttura teorica e della disponibilità a recepire ed accettare i rapidi e profondi cambiamenti terapeutici che accadevano sempre più  costantemente con l'evolversi del metodo.

Sembrava  logico che l'uso dei movimenti oculari, al fine di innescare deliberatamente un meccanismo fisiologico innato in grado di elaborare le informazioni disturbanti, potesse offrire effetti terapeutici confrontabili se non superiori, all''intervento psicofarmacologico.
L'alterazione chimica dei recettori sinaptici o gli  effetti biochimici-elettrici concomitanti, nel trattamento del disturbo post traumatico da stress, rappresentavano chiaramente un settore di indagine accettato.
L'EMDR differisce  dagli approcci terapeutici neurobiologici più tradizionali che suggeriscono l'uso delle benzodiazepine,  della carbamazepina o del litio in quanto utilizza un meccanismo del corpo, al posto di interventi chimici per raggiungere gli effetti terapeutici.
Anche nei casi in cui altri meccanismi oltre i movimenti oculari si dimostrano ugualmente efficaci, l'intera disciplina della terapia fisica dimostra che i processi fisiologici intrinseci possono essere attivati da qualcosa di più dei semplici mezzi biofarmacologici

Un caso trattato con EMDR


La richiesta del paziente del 27 febbraio tramite mail:

Buongiorno dottoressa,
Vivo a Genova, mi chiamo Aldo, ho 19 anni e sento di avere bisogno del suo aiuto. È ormai tanto tempo che non vivo più serenamente, credo di aver collezionato troppi eventi spiacevoli che continuano a condizionare la mia esistenza. Credo di essere depresso. Le chiedo quindi un appuntamento per valutare se è il caso di sottopormi a terapia
La ringrazio anticipatamente, buona giornata.  

Aldo ha 19 anni e un passato molto traumatico.
Arriva in seduta da me ai primi di marzo, si sente molto solo e insicuro. Dice della madre << é una adolescente mai cresciuta! É sempre passata da un amore all'altro! Ogni volta che si lega ad un uomo questo é sempre di un'altra città e lei si sposta in quella città trascinandoci come oggetti, é sempre stato cosí da quando ho memoria. Ho assistito a questi trasferimenti preoccupandomi per lei da quando avevo 4 anni, quando litigava e si separava e poi si andava via.
In passato, tra le tante difficoltà ho vissuto l'esperienza del fumo e dell'alcol, chiuso in casa senza voglia di uscire e con l'idea fissa di fare un volo dalla finestra. Poi ho subito un incidente che mi ha impedito di camminare per due anni ma quando ho ripreso a camminare ho maturato delle decisioni: lasciare la città di mia madre e tornare a Genova e reinventarmi possibilmente una vita.
Ho lasciato mia madre e sono tornato a Genova da un anno abitando subito per un certo periodo da mio padre.
Mio padre si é risposato da poco con una donna che ha un figlio di 17 anni e che é gelosa di me. Non andiamo d'accordo. Io non la sopporto. Lei vuole mio padre tutto per sé e poi mi chiama da parte per dirmi dove secondo lei sbaglio con mio padre e perciò sono andato a vivere da un mio zio condividendo le spese di casa.
Lavoro al mattino e alla sera  in una impresa (ora a me intestata) che abbiamo con mio padre, le cose non vanno molto bene e spesso non gli chiedo neppure i soldi per mangiare.
Sto facendo il servizio civile in un ente, ma i ricordi, le incertezze, il sentirmi inadeguato mi perseguitano senza tregua.
Quando sono con gli altri non dico una parola, una vocina dentro mi dice di tacere che non ho nulla di interessante da dire, che tanto gli altri non sono interessati a me,
Vorrei cambiare le cose ma non so da dove cominciare>>.

Dopo qualche seduta di conoscenza  del modo di Aldo di interpretare e affrontare la vita, e dopo la costruzione di una alleanza terapeutica, esploro le risorse di Aldo e iniziamo il percorso con l'EMDR.
Dopo 8 sedute Sam afferma (riporto il testo integrale del 17/apr/2014):

<<Non mi turba più il mio passato, è passato e non mi riguarda più. Se penso ai litigi dei miei genitori, ai vari spostamenti e ad altre situazioni passate, vedo solo un inizio di vita movimentato, con qualche ferita ma incapace di rendermi triste nel presente.
Ho voglia di costruirmi un futuro come dico io. Ora come ora bisogna pensare a lavorare>>.
Aldo sta bene ed é soddisfatto dei risultati ottenuti. Il 3 maggio mi scrive una mail
<<Dottoressa buongiorno, sono vivo; ultimamente le cose stanno andando molto bene, il mio umore è decisamente cambiato.
Se io sto così lo devo solo a lei, grazie ancora e buona giornata>>.

In questo caso la psicoterapia si è valsa di tutti gli strumenti delle scienze cognitive utili ad aiutare la persona a ritrovare se stessa e le risorse che le vicende di vita fino a quel momento non gli consentivano di conoscere e utilizzare.
La fiducia con la quale Aldo é stato nella relazione terapeutica gli ha consentito il miglior risultato nel minor tempo possibile.

EMDR E CAMPI DI APPLICAZIONE


La teoria sottostante all’EMDR ipotizza che alcuni traumi possano rimanere come “congelati” nel cervello, non avendo così la possibilità di integrarsi con le altre esperienze e conoscenze -di cui la persona potrebbe servirsi-, mantenendo quindi intatta la loro carica emotiva negativa.
L’EMDR sembra favorire una naturale rielaborazione e integrazione dell’esperienza nel soggetto in modo simile a quanto avviene nella fase REM del sonno, quella in cui si sogna e che è caratterizzata da rapidi movimenti oculari spontanei.

Concretamente l’EMDR consiste nell’individuare alcuni ricordi o immagini in qualche modo disturbanti, su cui verrà effettuato un lavoro di rielaborazione. Quest’ultimo viene svolto seguendo un preciso protocollo di intervento che prevede anche una cosiddetta “stimolazione bilaterale”, che può consistere in un tamburellamento sulle ginocchia del paziente, un movimento delle dita da seguire con gli occhi o un suono alternato fra orecchio destro e sinistro ascoltato tramite una cuffia. In tutti questi casi sembrano venir stimolati in modo alternato l’emisfero destro e quello sinistro del cervello. Questa stimolazione bilaterale rappresenta sicuramente l’aspetto più particolare e suggestivo della metodologia, da cui deriva anche l’acronimo inglese EMDR, che significa “desensibilizzazione e rielaborazione attraverso movimenti oculari”.
L’EMDR viene a volte confuso con l’ipnosi da cui però si differenzia nettamente perché il soggetto viene semplicemente posto nelle condizioni di seguire il proprio naturale flusso di pensieri (che in precedenza rimaneva bloccato) senza subire alcuna suggestione esterna; nell'EMDR la persona assume quindi sempre un ruolo estremamente attivo ed è in grado di interrompere il trattamento in qualsiasi momento  lo desideri.
L'EMDR é usato:
Nella sindrome da stress post-traumatica  per la rielaborazione e soluzione di forti  traumi: catasfrofi, incidenti, violenze, lutti ed eventi traumatici
Nei traumi ecologici (eventi gravi accaduti a persone conosciute vicine allo stesso ambiente di vita)
Per la rielaborazione e soluzione di esperienze e stili di vita traumatica
Per implementare le risorse di soggetti iperfunzionanti in previsione di eventi: partite, gare, esami, relazioni al grande pubblico, o qualunque altro traguardo da affrontare che si voglia superare brillantemente o raggiungere.
Il protocollo di intervento dell'EMDR é specifico caso per caso.

EMDR: un nuovo modo di trattare il disagio psicologico

L'EMDR  é una efficace tecnica di psicoterapia estremamente utile nell'elaborazione di ricordi traumatici emotivamente disturbanti e spesso non presenti alla memoria consapevole
A volte si pensa che la nostra vita sia determinata principalmente dalle circostanze esterne, ma non è così: la vita si basa in gran parte sul "significato" che noi attribuiamo a noi stessi, agli eventi e alle persone.
Esistono persone che hanno vissuto grandi tragedie e riescono comunque a sentirsi serene e realizzate, altre che per delle questioni anche insignificanti stanno estremamente male. Questo perché  i vissuti sono molto personali


L'Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce l'EMDR metodo evidence-based per il trattamento e l'elaborazione dei traumi.
Tale elaborazione (determinando il passaggio del vissuto dalla sfera emotiva a quella cognitiva) allontana  quell'emotivitá disturbante presente nella vita di tutti i giorni di chi ha subito esperienze fortemente traumatiche quali abusi, violenze, carenze affettive ecc o ha vissuto uno stile di vita improntato alla sofferenza (esperienze altrettanto traumatiche).

All'elettroencefalogramma  e con Risonanza Magnetica Nucleare  é stato dimostrato che le aree cerebrali coinvolte nelle emozioni cambiano dopo il trattamento con EMDR.
In Italia, come in tutto il resto del mondo negli ultimi anni l'EMDR si è sempre più diffuso e viene ora utilizzato come trattamento di riferimento in molte Aziende Sanitarie Locali, Ospedali e Centri d'eccellenza privati.

L'EMDR facilita il passaggio delle esperienze dolorose dalla sfera emotiva   (come se stessero accadendo ora)  a quella cognitiva e le riposiziona nel passato  liberando il presente da emozioni disturbanti e relative conseguenze.
La continua influenza delle esperienze dolorose passate é dovuta, in larga parte alla sollecitazione di stimoli nel presente sull'emotività e sulle convinzioni incorporate in quelle esperienze traumatiche e che portano la persona a continuare ad agire in modo coerente con gli eventi passati